Senz'altro una delle grotte più famose del Mediterraneo.
L’interesse di questa esplorazione è basato sulla quantità indescrivibile di gamberi che popolano la grotta; ce ne sono a migliaia e la luce dei fari e delle lampade subacquee che investe la muraglia di crostacei riflette un intenso colore arancione.
La grotta è interessante anche per la presenza di aragoste e soprattutto di cicale, un crostaceo che diventa sempre più raro nei fondali italiani. La presenza dei gamberi, oltre a dare il nome della grotta, è anche una delle ragioni che rendono quest’immersione tanto appetibile ai subacquei.
La grotta si apre alla base della scogliera che rappresenta un prolungamento di Punta Galera. Durante la discesa si percorrono diversi scenografici ambienti: lanciando uno sguardo verso la costa, padroneggia un fondale ciottoloso, dove si possono osservare banchi di salpe, donzelle pavonine e viole; verso la parte più profonda si può osservare una bellissima prateria di posidonia.
La cavità della grotta presenta un ampio salone principale di forma irregolare. La prima cosa che si nota, sono le numerone nacchere infossate nella sabbia.