Questa fantastica immersione ha inizio a nord di Punta Gavazzi, proprio accanto la boa che segnala la presenza di uno dei due percorsi archeologici subacquei dell’isola. Infatti, proprio all’inizio del giro, ad una profondità di 10 mt circa, i sub potranno ammirare alcune ancore di epoca romana e bizantina.
Superati questi reperti, il giro continuerà lungo un tratto di fondale di grande suggestione caratterizzato da lingue di roccia che creano meravigliose tane per diverse specie ittiche come le occhiate (Oblada melanura), i saraghi (Diplodus sp), le cernie brune (Epinephelus marginatus) e le meravigliose corvine (Sciaena umbra). I giochi di luce non mancheranno anche qui tra archi di roccia e canyon che ci porteranno a profondità superiori fino ad arrivare ad un fondo sabbioso intorno ai 40 metri.
Una volta arrivati a questa profondità, degli ingrottamenti naturali ci permetteranno di scovare il tipico gamberetto di Ustica (Parapandalo), presente in diverse grotte sommerse dell’isola. La secca d’Africa è un’immersione perfetta per qualunque tipo di subaqueo data la ricchezza biologica che potremo trovare a tutte le profondità…dai primi metri d’acqua fino a quote più elevate.